Digital divide e lavoro

Quando parliamo di Digital Divide in relazione al mondo del lavoro è impossibile prescindere dallo sviluppo delle tecnologie, come ad esempio il 5G, accompagnato fin dal suo esordio dalla promessa di grandi vantaggi per i cittadini, per le aziende e per le PA, soprattutto in termini di velocità e efficienza dei servizi digitali. L’avvento del 5G porta, però, con sé anche alcuni rischi derivanti da un uso improprio, intenzionale e non, che può avere impatti negativi sui diritti umani.

Siamo state invitate dal Collega Avv. Andrea Lisi a partecipare alla trasmissione Lo ho-BIT, un programma dal medesimo ideato e condotto su MRTV, una webtv indipendente ospitata da Movimento Roosevelt su YouTube.

In particolare, l’Avv. Alessandra Fischetti affronterà il tema della nascita della cultura “del sempre connesso, dell’always on“, con i conseguenti rischi per i lavoratori, anche in punto di qualità della vita e relazioni sociali. Inoltre, affronterà la nuova problematica del “diritto alla disconnessione“, come diritto fondamentale della persona, ovvero il diritto dei lavoratori di disconnettersi dal lavoro, di non dover ricevere o rispondere a qualsiasi e-mail, chiamata, o messaggio al di fuori del normale orario di lavoro.

L’Avv. Paola Gallozzi, invece, partendo dalle possibilità offerte dal digitale, affronterà il tema del controllo da parte del datore di lavoro dei lavoratori, controllo che potrebbe risultare esasperato dal digitale. Può essere il datore di lavoro un “controllore costante”, a distanza, dei lavoratori? E come possono dipendenti e candidati tutelarsi da una invasione del potere datoriale nella propria vita privata che rischia di essere costantemente sotto analisi e profilata?

Potete trovare tutte le risposte e rivedere il nostro intervento qui: Facebook o Youtube

 

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