Danno da mancata reintegra del lavoratore illegittimamente licenziato

reintegra da livenziamento

Reintegra da Licenziamento

Si segnala una interessante e recente pronuncia della Corte di Cassazione (n. 9073/2013), che ha riconosciuto ad un medico, illegittimamente licenziato da una struttura ospedaliera, un risarcimento del danno non patrimoniale per “tardiva reintegrazione” nel posto di lavoro pari al 20% della retribuzione base dallo stesso percepita. Nel caso in esame, nonostante il medico avesse ripetutamente chiesto di essere rimesso in servizio, il datore di lavoro, del tutto ingiustificatamente, lo aveva fatto attendere ben 6 anni prima di reintegrarlo, così impedendogli di proseguire in modo lineare nel processo di aggiornamento professionale dell’attività chirurgica e costringendolo, di fatto, ad una inattività forzosa. In considerazione, quindi, di circostanze provate come l’età del medico (58 anni), la difficoltà a trovare altro impiego, stante anche la circolazione della notizia del licenziamento negli ambienti medici/ospedalieri, la situazione di grave stress e sfiducia derivante dalla sua forzosa inattività, confermando la pronuncia della Corte di appello di Milano, la Suprema Corte ha riconosciuto la sussistenza di un danno non patrimoniale equiparabile a quello subito dal lavoratore che subisce una totale e forzosa inattività per colpa del datore di lavoro.

Menu

Chiama ora (9-16)

Richiedi appuntamento