L’entrata in vigore del Regolamento Europeo 2016/679 sulla protezione dei dati personali, comunemente noto come GDPR, ha determinato l’introduzione di una serie di novità. Una delle più rilevanti è l’istituzione della figura del DPO. Il Data Protection Officer (in italiano, Responsabile della Protezione dei Dati – RPD) ha il compito di coadiuvare il Titolare nella gestione e nel trattamento dei dati personali da una posizione autonoma e imparziale.
Nell’ambito delle loro attività quotidiane, gli istituti scolastici pubblici e privati hanno la necessità di effettuare il trattamento di dati personali “sensibili” che coinvolgono nella maggior parte dei casi soggetti minori di età. Oltretutto, la presenza sempre più pervasiva delle piattaforme tecnologiche di proprietà di terzi e delle attività svolte in connessione rende impellente regolamentare la gestione e il trattamento dei flussi di dati online e off line.
Perché affidarsi a un DPO scuole esterno
La figura del DPO assume un’importanza fondamentale nel supportare e coadiuvare il dirigente scolastico nella scelta delle tecnologie più appropriate per lo svolgimento delle attività scolastiche. Inoltre, il DPO si occupa di:
- accertare la conformità con le disposizioni normative (MIUR, GDPR);
- verificare l’adeguatezza dei contratti con i fornitori degli strumenti operativi per lo svolgimento della DAD;
- informare e sensibilizzare il personale scolastico sulla tutela della privacy.
Tutti questi compiti richiedono un elevato grado di consapevolezza e un vasto patrimonio di competenze in materia legale, burocratica e tecnologica. Ecco perché in molti casi la scelta di affidarsi a un DPO scuole esterno, dedito esclusivamente alla tutela della privacy e indipendente rispetto alle dinamiche scolastiche, potrebbe essere la più indicata per istituzioni scolastiche e universitarie di ogni ordine e grado.
Consulenza specifica cyber-bullismo scuole
Disciplinato per la prima volta in Italia con la legge n. 71/2017, il termine Cyber-bullismo si riferisce alle azioni di bullismo poste in essere per via telematica attraverso le nuove tecnologie. Tali azioni persecutorie possono concretizzarsi in svariati comportamenti persecutori e denigratori nei confronti delle vittime. Per le sue caratteristiche intrinseche, la Rete amplifica e aggrava tali condotte illecite, in quanto:
- la connessione perpetua dei dispositivi rende la vittima raggiungibile sempre e ovunque;
- moltiplica le possibilità di visualizzazione e condivisione dei contenuti;
- fornisce l’illusoria protezione dell’identità fake e dell’anonimato, che spesso inducono a maggior aggressività e assenza di empatia nei confronti delle vittime.